venerdì 5 novembre 2010

REGINA su ARCHEOLOGIA LETTERARIA

dal sito Archeologia dello Sport di Lucio Celletti

http://www.archeologiadellosport.com/ARCHEOLOGIA_LETTERARIA5.html



Abbiamo il piacere di presentare un romanzo di Barbara Sarri dal titolo “Regina” che già sta riscuotendo notevole successo, pur se appena uscito.

L’autrice (www.barbarasarri.com) dopo aver scritto due libri sul cavallo, vale a dire RITRATTO DI SCUDERIA - UN LAVORO DA UOMO (Premio Talent Scout Equilibri) e SIPARIO A TRE TEMPI (Premio internazionale Anco Marzio) abbandona stavolta il mondo degli equini e dello sport ippico-equestre, per tratteggiare i sentimenti di una ragazza di trentasette anni, di nome come il titolo lascia facilmente intuire, Regina.

In Regina vediamo un personaggio già maturo, ancora alla ricerca di una propria dimensione: la tetraggine di ciò che non si ha finisce per mescolarsi con la dolce aspirazione di voler colmare i suoi momenti vuoti di solitudine. Il pensiero della protagonista viene sovente a contaminarsi con il normale vivere quotidiano, le variegate e continue suggestioni del mare di Ostia (non solo quello estivo), il tragitto per arrivare al lavoro e le meditazioni che sfiorano Regina durante il lungo percorso, il lavoro presso un notaio con il rigore che le circostanze le impongono, a volte per ordinare un semplice caffè al bar, a volte per custodire segreti di un certo peso.

Regina entra subito nei nostri cuori e nelle nostre menti: si avverte la necessità del personaggio di cogliere il lato bello degli istanti, di farne fotografie di gioia, di carpire le sensazioni per percepire attimi di allegria, ma nel contempo si coglie l’impossibilità di prolungare i momenti di serenità. La speranza e l’inquietudine preferiscono intervallarsi. Un’amica del cuore è la depositaria delle sue aspirazioni e dei suoi segreti e le restituisce reciprocamente confidenze ed intimità.

Da sottolineare una storia ormai agli sgoccioli con un certo Carlo che forse sarebbe meglio chiamarlo secondo noi “dimenti-carlo” (battuta che peraltro rende subito l’idea di una relazione che ha il sapore di una minestra riscaldata).
Poi, inframmezzata dalla forte preoccupazione che il Notaio presso il quale lavora possa fare l’"esoso" (proprio in quel senso!!), arriva una nuova storia nella quale Regina comincia a credere fortemente, con un altro Notaio, tal Francesco di Milano.

Questo è il momento forte del romanzo, preceduto da una serie di episodi che scorrono via come il miglior mare di Ostia. Regina si offre con speranze, obiettivi, desideri, sogni. I sogni, soprattutto quelli ad occhi aperti, mostrano un senso di interminabile, di immenso, di sconfinato, regalano la parvenza di ciò che si vorrebbe sia, ma in fondo sono solo un dono del tempo. Infatti nella storia con Francesco dopo il piacere dell’amore, trascorrono lunghi momenti nell’attesa di telefonate o di Sms che non arrivano.

All’entusiasmo subentra la demoralizzazione, avversario sottile, difficile da combattere, meglio conviverci assecondandone lo sconforto, cercando nel ballo della salsa, un modo per andare avanti, per temperare la malinconia, rivivendo sensazioni e momenti di una serata indimenticabile con Francesco.

Pensare, elucubrare, fantasticare, tratteggiare intenzioni, chissà mai se mai potranno realizzarsi. Regina interpella la sua anima per capire se la depressione che avanza è un dono, perché la costringe a pensare continuamente a Francesco oppure una sventura perché fa riflettere sulle difficoltà di ghermire ciò che vuole. In definitiva si arrovella al pensiero di non riuscire a capire se la sua storia è solo il frutto di un suo progetto filosofico oppure il preannunciarsi di una realtà in cui le cose arrivano lentamente, quando meno te le aspetti.

Tutto questo stillicidio è mirabilmente descritto dall’autrice. Al lettore il piacere dell’intera lettura, per scoprire come finirà la storia e per godere delle tante percezioni della quotidianità “reginiana”. Sicuramente molte donne si riconosceranno in Regina, anche semplicemente in singoli gesti, azioni o pensieri, ma anche gli uomini che piacevolmente si affacceranno alla lettura troveranno senz’altro un modo di agire di una propria sorella, amica, collega............

Il libro, edito dalla Robin Edizioni, si avvale di alcuni marchi di assoluta qualità, la presentazione di due personaggi notissimi come Patrizia Carrano e Franco Di Mare e la prefazione altrettanto autorevole di Mirella Delfini, che con Barbara Sarri cura una recente meritoria iniziativa dal titolo “Bambinosaraitu”, una rivista free press quadrimestrale edita dalla stessa Barbara sotto le insegne della Marguerite Editore sul mondo dei bambini che può essere ritrovata sul web all’indirizzo www.bambinosaraitu.blogspot.com

Lucio Celletti