lunedì 28 novembre 2016

Flamenco alla Casa Circondariale Don Bosco


Il 25 Novembre 2016 le donne della Casa Circondariale Don Bosco di Pisa hanno ballato il flamenco contro la violenza.
Tutto è partito da un incontro con l'associazione "Bambino" sarai tu!, che nei mesi di settembre e ottobre è diventato un appuntamento fisso, con la danza, con le impressioni, coi pensieri e quindi con la scrittura.
Alla presenza dell’assessore Marilù Chiofalo e della Seconda Commissione Del Consiglio Comunale, il Direttore della Casa Circondariale Fabio Prestopino, l’evento è stato un intreccio di video,
il back stage di letture e danza dalla regia di Marco Del Vita, regista anche della maggior parte delle puntate che per tre anni sono andate in onda su Sky della trasmissione d’informazione per bambini “Bambino” sarai tu!,
di balli, dopo il flamenco, la danza classica e un ballo di gruppo delle ragazze dell’Istituto Buonarroti guidate dalla professoressa Donatella Bouillon,
e di cultura, con le letture sulla violenza che un gruppo di detenute ha fatto con il corso di scrittura della Casa Della Donna
e con il libro “Un abanico per volare” (nome anche dell’intero progetto)  scritto dalle donne della casa circondariale Don Bosco, editor Patrizia Petrosino, con la cover di Marco Del Vita, curato dalla Sarri.
Per il progetto l’associazione “Bambino” sarai tu! ha avuto il prezioso supporto delle funzionarie giuridiche pedagogiche Liberata di Lorenzo, Marcella Gori, Claudia Carrieri.
Concludiamo con le preziose parole del direttore della Casa Circondariale Don Bosco Fabio Prestopino che aprono questo piccolo ma prezioso libro:

Quest’anno, per dire no alla violenza sulle donne, un gruppo di detenute ballerà il flamenco.
Sarà bello vederle danzare, per se stesse e per il pubblico che assisterà, le donne della Casa Circondariale “Don Bosco”.
Forse saranno emozionate ma, sinché danzeranno, di certo saranno dimentiche della loro condizione attuale e passata e, sono sicuro, sorrideranno al futuro immaginandone uno migliore.
Sarà un piccolo sogno realizzato, nella speranza di realizzare quello più grande ed importante, essere libere, non solo dal carcere, ma per davvero!
E, allora, mi unisco anch’io al loro coro colorato e silenzioso, augurando a ciascuna di trovare presto la via verso la felicità.
Fabio Prestopino”