“…. La narrazione ha quasi la caratteristica
di una sceneggiatura, ricca d’immagini che s’imprimono nella mente… Ben
tratteggiato è anche il gruppo di donne che hanno trovato sostegno al centro
anti-violenza, e mi piace come viene sottolineato quanto sia importante, per
loro, stare insieme
e sostenersi vicendevolmente, senza però rinunciare alla propria
individualità, obiettivi, questi,
raggiunti anche grazie alle
lezioni di flamenco che
frequentano presso il centro.
Filo conduttore di tutta la storia è dunque
il FLAMENCO che, oltre a dare
agilità e stimolare il senso del ritmo,
è una danza il cui grande valore sta nell'indurre un fiero portamento e un
radicamento alla terra, elementi tutti preziosi per donne che escono da relazioni distruttive…”
Giuseppina Fregoli
Casa Della Donna, Pisa